Sappada Dolomiti

Le Tradizioni:

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Il Carnevale

Il Carnevale sappadino si svolge per tre domeniche consecutive: la “Domenica dei poveri” (Pèttlar sunntach), in cui si usa vestire abiti dimessi e svolgere i lavori più umili per guadagnarsi da vivere; la “Domenica dei contadini” (Paurn sunntach) che rievoca gli antichi lavori agricoli e la “Domenica dei signori” (Hearn sunntach), espressione della classe benestante e occasione di sfoggio dei costumi più raffinati.
Le maschere indossano vestiti appropriati a seconda della domenica e inscenano situazioni divertenti in cui coinvolgono gli spettatori e le persone delle case a cui fanno visita. Tutte parlano in falsetto (goschn) per non farsi riconoscere.
Altre giornate caratteristiche del periodo sono il “Giovedì grasso” (Vaastign pfinzntòk), il “Lunedì grasso” (Vrèss montach), giornata interamente dedicata al rollate, la tipica maschera sappadina, ed il “Martedì grasso” (Schpaib ertach), con la gara in maschera sugli sci per bambini e adulti, il No club, la cui prima edizione risale al 1934.

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Gruppo Folkloristico

Gli antichi mestieri del paese sono stati rielaborati nei balli del gruppo folkloristico Holzhockar, i taglialegna, che fanno conoscere nelle piazze in Italia e in Europa la spontaneità del folclore locale.
il Il gruppo esegue le danze mimiche della vita di un tempo; con i loro costumi tipici sappadini e l'allegria dei balli e delle musiche animano le sagre e le feste del paese.

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La Transumanza

SAPPAMUKKI

la tradizione del rientro delle mucche dai pascoli viene oggi festeggiata a Settembre quando i bovini discendono dalla Val Sesis addobbate a festa, in una sfilata folcloristica che termina con musiche, balli ed assaggi di prodotti tipici.